Regolamento (UE) 2020/685: definizione dei tenori massimi di perclorati negli alimenti

perclorati sono contaminanti chimici, di origine naturale ed antropica, presenti nell’ambiente.

Per il loro forte potere ossidante, gli impieghi dei perclorati nell’industria sono molteplici: possono essere utilizzati in campo militare e missilistico, ma anche nella produzione di materiali a contatto con gli alimenti (MOCA) come additivo o sostanza ausiliaria della polimerizzazione. Per questo impiego è pertanto fissato un limite di migrazione specifica. Sono sostanze stabili e solubili in acqua, possono essere presenti nelle acque, nei terreni, quindi essere assorbite dalle piante e contaminare gli alimenti, in particolare ortaggi a foglia e a frutto. Sull’uomo possono avere effetti negativi interferendo col metabolismo tiroideo con possibili rischi di cancerogenesi.

La contaminazione da perclorati degli alimenti di origine vegetale viene spesso associata all’impiego dei fertilizzanti inorganici (es. nitrato di sodio o fertilizzanti potassici), derivante dalla presenza naturale nelle materie prime utilizzate per la loro produzione. Per questo, il Reg (UE) 2019/1009, che stabilisce norme relative alla messa a disposizione sul mercato di prodotti fertilizzanti dell’UE, ha compreso i perclorati tra i contaminanti dei concimi inorganici fissando valore limite pari a 50 mg/Kg. Questo limite massimo entrerà in vigore dal 16 luglio 2022. Va detto però che i produttori europei di fertilizzanti aderenti a EFMA (Europeam Fertilizers Manufacturers Association) fin dal 2013 si sono impegnati a garantire un tenore massimo di perclorati inferiore a 100 mg/kg.

Con l’approvazione del Reg (UE) 2020/685 del 20 maggio 2020, che modifica il Regolamento (CE) n. 1881/2006, per la prima volta vengono fissati tenori massimi per i perclorati per diversi alimenti. In precedenza l’Unione Europea aveva fissato valori di orientamento e/o valori soglia provvisori, in tre occasioni:

  • il 16 luglio 2013 lo Standing Committee on the Food Chain and Animal Health (SCoFCAH) aveva fissato valori soglia provvisori, con validità limitata fino alla fine del 2013
  • il 30 settembre 2014 il gruppo di esperti scientifici sui contaminanti nella catena alimentare (gruppo CONTAM) dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha adottato un parere scientifico sui rischi per la salute pubblica connessi alla presenza di perclorato negli alimenti. Il gruppo CONTAM ha stabilito una dose giornaliera tollerabile di 0,3 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo al giorno
  • il 10 marzo 2015 lo Standing Committee on Plants, Animals, Food and Feed (PAFF Commitee) ha pubblicato una posizione sulla presenza di perclorato negli alimenti che fissava dei valori di riferimento per diversi alimenti.

Il Reg (UE) 2020/685 si applica a decorrere dal 1 luglio 2020. Prevede l’aggiunta dei nuovi limiti del perclorato nella parte 9 dell’allegato del regolamento (CE) n. 1881/2006, relativa alle seguenti colture:

Prodotti alimentariTenore  massimo (mg/kg)
9Perclorato 
 Frutta e ortaggi ad eccezione di:0,05
 — Cucurbitaceae  e cavoli ricci0,10
 — ortaggi a  foglia ed erbe0,50
9.2Tè (Camellia sinensis), essiccato Infusioni a base di erbe e frutta, essiccate0,75
9.3Formule per lattanti, formule di proseguimento, alimenti a fini medici speciali destinati ai lattanti e ai bambini nella prima infanzia e formule per la prima infanzia (*1)0,01
 Alimenti per l’infanzia0,02
 Alimenti trasformati a base di cereali0,01

I prodotti alimentari elencati nella tabella sopracitata che sono stati immessi legalmente sul mercato prima del 1 ° luglio 2020, possono continuare ad essere commercializzati fino al loro termine minimo di conservazione o alla data di scadenza.

POTENZIALI EFFETTI DELLA NUOVA NORMATIVA

CADIR LAB effettua da molti anni la determinazione analitica del perclorato su diverse matrici, tra cui ovviamente ortofrutta; le risultanze degli ultimi due anni evidenziano come l’applicazione dei tenori massimi fissati dal nuovo regolamento potrebbe comportare problemi di superamento dei limiti, in particolare per:

  1. Cavoli e cucurbitacee (zucchino e secondariamente melone). Per lo zucchino quasi il 20% dei campioni positivi analizzati nel periodo 2019-2020 hanno fatto registrare un tenore di perclorato superiore al futuro limite di legge.
  • Ortaggi a foglia ed erbe (baby leaf, rucola, radicchio, etc.)
  • Sedani: per questo ortaggio la comunicazione del PAFF Commitee nel 2015 aveva opportunamente definito valori di riferimento maggiori rispetto ad altre referenze orticole, mentre il regolamento appena pubblicato prevede l’applicazione del tenore massimo definito per frutta e ortaggi in genere (0,05 ppm). Dovendo applicare questo limite, oltre il 50% dei campioni analizzati risulterebbero non conformi.

COSA FARE:

  • I produttori agricoli dovranno limitare l’impiego di fertilizzanti con elevati livelli di contaminazione da perclorati
  • Tutti gli operatori della filiera dovranno intensificare i controlli analitici per assicurare il rispetto del tenore massimo ammesso

CADIR LAB, grazie alla collaborazione con SATA, resta a disposizione per fornire il supporto necessario agli operatori, sia per la definizione delle migliori tecniche di coltivazione sia per l’implementazione dei piani di monitoraggio analitico.

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