Alcaloidi tropanici, cosa cambia?

Nuovi limiti e relativa entrata in vigore

Oggi 1° settembre entra in vigore il Regolamento (UE) 2021/1408, che modifica il regolamento (CE) n. 1881/2006 per quanto riguarda i tenori massimi degli alcaloidi tropanici, atropina e scopolamina, in diversi prodotti alimentari, nello specifico:

Prodotti alimentariTenore massimo – µg/Kg (somma di Atropina e Scopolamina)
Alimenti trasformati a base di cereali e altri alimenti destinati ai lattanti e ai bambini contenenti miglio, sorgo, grano saraceno, granturco o loro prodotti derivati1 di Atropina
1 di Scopolamina
Miglio e sorgo non trasformati5
Granturco non trasformato, ad eccezione del granturco non trasformato destinato alla molitura ad umido e del granturco non trasformato per pop-corn15
Grano saraceno non trasformato10
Granturco per pop-corn, miglio, sorgo e granturco commercializzati per il consumatore finale, prodotti della molitura del miglio, del sorgo e del granturco5
Grano saraceno commercializzato per il consumatore finale e prodotti della molitura del grano saraceno:10
Infusioni a base di erbe (prodotto essiccato) ad eccezione delle infusioni a base di semi di anice25
Infusioni a base di erbe (prodotto essiccato) di semi di anice:50
Infusioni a base di erbe (prodotto liquido)0,20

Gli alcaloidi del tropano sono metaboliti secondari tossici prodotti naturalmente da piante appartenenti alle famiglie delle Brassicaceae, Solanaceae, Proteaceae, Rhizophoraceae ed Erythroxylaceae. Atropina e Scopolamina sono due alcaloidi tropanici, tra i più studiati nei prodotti alimentari, prodotti prevalentemente da erbe annuali appartenenti alla famiglia delle Solanacee (es. Stramonio, Giusquiamo, Belladonna). Queste piante, in particolare lo Stramonio (Datura stramonium), si possono ritrovare come infestanti nelle colture a ciclo primaverile-estivo. Questi alcaloidi sono considerati pericolosi per gli effetti sulla frequenza cardiaca e sul sistema nervoso centrale e possono causare sintomi come stordimento, mal di testa o nausea.

In applicazione del già menzionato regolamento sono già in vigore tenori massimi ammessi anche per gli alimenti trasformati a base di cereali e altri alimenti destinati ai lattanti e ai bambini contenenti miglio, sorgo, grano saraceno, granturco o loro prodotti derivati, (1 µg/kg per l’atropina e 1 µg/kg per la scopolamina). Importante tenere presente che queste limitazioni non si applicano ai cereali destinati all’alimentazione zootecnica. I prodotti alimentari commercializzati legalmente prima del 1° settembre 2022 possono rimanere sul mercato fino al loro termine minimo di conservazione o alla loro data di scadenza.

Allerte alimentari

Nelle ultime settimane in diversi Paesi Europei (prevalentemente Nord Europa) sono state attivate azioni di richiamo di alimenti per presenza di alcaloidi tropanici, in particolare chips a base di mais (es. “tortilla chips”). Questi richiami hanno interessato in molti casi prodotti da agricoltura biologica.

Il mercato italiano è stato limitatamente interessato da queste azioni di richiamo.

Cosa fare

L’entrata in vigore della normativa che fissa nuovi limiti di legge e le ripetute e recenti azioni di richiamo di alimenti per presenza di questi alcaloidi, devono indurre gli operatori coinvolti ad una maggiore attenzione verso questi contaminanti.

Una corretta valutazione del rischio, elemento fondante di un efficace approccio preventivo, deve tenere conto di diversi elementi, quali:

  • sistema di coltivazione delle materie prime: in agricoltura biologica il controllo delle erbe infestanti risulta più problematico.
  • tipologia di prodotto: ad esempio il mais è più facilmente separabile da semi di infestanti come lo stramonio attraverso processi di pulizia e ventilazione della granella, rispetto ad altri cereali come sorgo, miglio, grano saraceno.
  • gestione della filiera ed origine del prodotto: un controllo diretto sulla fase di coltivazione, laddove possibile, può ridurre in maniera “consistente” i rischi. In Italia, nelle coltivazioni di mais, lo Stramonio è una infestante poco presente, a differenza invece di quanto accade in Francia, dove l’infestante è maggiormente diffusa
  • attivare controlli analitici in funzione dell’analisi del rischio sui prodotti potenzialmente interessati

I tecnici Sata e Cadir Lab restano a disposizione per il presidio della filiera mediante audit di prima e seconda parte, la redazione di piani colturali, la definizione di piani analitici e la conduzione di analisi accreditate per la ricerca dei due contaminanti.

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